Dopo il decreto del 19 maggio 1840, questa legge è il secondo importante atto legislativo sulle scuole di disegno. Essa istituisce in particolare le scuole distrettuali di disegno, scuole che dovrebbero garantire a chi le frequenta una buona formazione professionale. La legge regolamente numerosi dettagli, dalla durata delle scuole alle materie d’insegnamento sino alla paga dei maestri. Anche se la legge in realtà non lo menziona, è sottinteso che la scuola è aperta ai soli giovani di sesso maschile.
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Una relazione sulla partecipazione delle scuole professionali all’esposizione nazionale di Berna del 1914
Il documento, pubblicato nel 1916, fornisce interessanti informazioni su questa partecipazione, con la quale le scuole di disegno e di arti e mestieri del Ticino si presentarono all’esposizione nazionale. Il contributo ticinese proveniva in particolare dalla scuola di arti decorative di Lugano, dalla scuola superiore di decorazione pittorica e dalla scuola di disegno di Arzo.
Quella di inviare lavori delle scuole alle esposizioni nazionali era una consolidata abitudine: le scuole professionali ticinesi avevano fatto altrettanto in occasione dell’esposizione nazionale del 1896 a Ginevra, e nel 1883 all’esposizione nazionale di Zurigo il Ticino aveva mandato un gran numero di manuali, materiali scolastici e soprattutto quaderni di allievi.
La relazione è opera dell’ispettore delle scuole professionali in Ticino, Luigi Brentani, che nelle conclusioni del testo fornisce anche una serie di considerazioni sulle scuole professionali e sulla situazione in cui questo settore si trova nel periodo della prima Guerra mondiale.
Le lezioni di Achille Avanzini per il Corso di metodica (1870)
Achille Avanzini era l’ultimo direttore del Corso di metodica e il primo direttore della Scuola magistrale maschile (istituita nel 1873, vedi la sezione sulla Scuola magistrale in questo sito). Il riassunto che in questo manoscritto ci viene proposto delle sue lezioni di pedagogia è un documento di grande importanza perché ci permette di comprendere con molta precisione quale fosse la pedagogia di riferimento per la formazione dei docenti in Ticino in questo periodo dell’Ottocento.
Legge sulle Scuole medie superiori e sulla Scuola tecnica superiore (1982)
Questa legge è di fondamentale importanza per la storia delle scuole postobbligatorie in Ticino negli ultimi due decenni del Novecento. Pone le basi per la nascita della Scuola magistrale biennale postliceale (che in tal modo esce dal settore delle scuole medie superiori) e l’ultima riforma della Scuola tecnica superiore (uno dei nuclei della futura SUPSI). Propone anche un riordinamento dei licei e della Scuola cantonale di commercio.
Oggetto di numerose modifiche, la legge è tuttora in vigore. Qui la versione attualmente in vigore.
Regolamento del Politecnico federale di Zurigo (1873)
Questo documento non è senza importanza per la storia dell’educazione in Svizzera italiana. Ad esempio, determina le modalità di accesso alla Scuola politecnica in un’epoca storica in cui non esistono ancora le ordinanze federali di maturità. Definisce anche le lingue d’insegnamento e le possibilità di recupero del tedesco e del francese per i giovani che vogliono iscriversi nella scuola. Infine definisce anche le materie del “corso preparatorio” di un anno. Peraltro, sebbene il regolamento non lo dica esplicitamente, sono ammesse anche le donne (la prima iscrizione di una donna risale al 1871).
Decreto legislativo del 19 maggio 1840 sulle scuole di disegno
Con questo decreto il Gran Consiglio dà l’avvio alla fondazione di un tipo di scuole professionali che avrà molto successo in Ticino: le scuole di disegno. Si tratta di scuole che danno una preparazione professionale. Gi previste dal regolamento scolastico del 1832 (vedi) ma mai attuate, queste scuole iniziano dunque a esistere sostanzialmente a partire da quest’anno. Il decreto regolamenta tra altre cose anche l’importo della tassa scolastica, il finanziamento del salario dei maestri e la sorveglianza del buon funzionamento delle scuole.
Decreto nella raccolta generale delle leggi del 1840 (pp. 71-74)
Circolare del 18 marzo 1840 (visite nelle scuole)
Questa circolare, firmata da Stefano Franscini come molte altre del periodo, è una sorta di promemoria per gli ispettori per le loro visite.
Circolare nella raccolta generale delle leggi del 1840 (pp. 67-70)
Circolare del 27 ottobre 1837 (scuole minori e maggiori)
Questa circolare mette a punto un altro tassello molto importante nella costruzione del sistema scolastico ticinese: l’organizzazione in scuole elementari minori e maggiori. La circolare definisce però anche con dovizia di particolari doveri e ruoli dei vari attori della scuola pubblica di quegli anni (parroci, ispettori, municipi) e definisce una serie di aspetto fondamentali per il funzionamento delle scuole (calendario scolastico, tirocinio dei docenti appena formati, esami, libri di testo).
Circolare del 10 luglio 1837 sulla Scuola di metodica
Con questa circolare il Consiglio di Stato annuncia l’apertura dei corsi di metodica per maestri. E’inizio della formazione dei docenti in Ticino, con una scelta di fondo che è ispirata al modello austriaco delle Scuole normali. Tale modello ispirerà la formazione dei docenti in Ticino fino all’apertura della Scuola magistrale nel 1873.
Circolare nella raccolta generale delle leggi del 1840 (pp. 38-42)
Circolare dell’8 ottobre 1836
Questa circolare del Consiglio di Stato affronta in particolare questioni legate al sussidio cantonale per le scuole comunali e al canone delle materie d’insegnamento nella scuola pubblica.
Circolare nella raccolta generale delle leggi del 1840 (pp. 29-37)