Questa circolare mette a punto un altro tassello molto importante nella costruzione del sistema scolastico ticinese: l’organizzazione in scuole elementari minori e maggiori. La circolare definisce però anche con dovizia di particolari doveri e ruoli dei vari attori della scuola pubblica di quegli anni (parroci, ispettori, municipi) e definisce una serie di aspetto fondamentali per il funzionamento delle scuole (calendario scolastico, tirocinio dei docenti appena formati, esami, libri di testo).
Archivi tag: vacanze scolastiche
Decreto esecutivo concernente l’introduzione di due giorni di vacanza settimanali nelle scuole elementari (1947)
Con questo decreto nasce una consuetudine ancora oggi caratteristica del sistema scolastico ticinese: il mercoledì pomeriggio libero. Con lo stesso decreto viene dichiarato libero anche il sabato pomeriggio.
Circolare del 23.10.1839
La circolare del 1839 (grado scolastico primario) è una sorta di appello generale alla collaborazione di municipi, docenti, sacerdoti e famiglie nel processo di costruzione del sistema di istruzione pubblica. Di particolare interesse è il modo in cui si affronta la questione della formazione dei maestri, che sono invitati a formarsi anche attraverso forme di intervisione e contatti con altri maestri, idealmente quelli che hanno già seguito i corsi di metodica. Molto chiaramente si vede qui l’applicazione ticinese del modello austriaco di formazione dei docenti. Forte è anche l’insistenza sull’offerta di formazione da prevedere per le bambine, sul rispetto del calendario scolastico, la frequenza delle scuole da parte di tutte le bambine e tutti i bambini, la necessità di libri di testo, i compiti degli ispettori e il buon uso del materiale scolastico.
Circolare del 02.11.1846
La circolare del 02.11.1846 tematizza questioni legate a un maggior coinvolgimento dei comuni nella scuola pubblica, alla formazione dei maestri e ai compiti degli ispettori. Di particolare importanza è l’insistenza della circolare sul rispetto del calendario scolastico e sulla richiesta ai comuni di offrire alle bambine anche lezioni di cucito e lavori femminili.