Nato nell’ambito del grande sforzo legislativo della legge scolastica del 1864, questo regolamento si occupa delle scuole elementari “maggiori”, quelle cioè che preparano l’allievo a entrare, dopo la conclusione della sua formazione scolastica, nel mondo del lavoro o delle formazioni professionali.
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Regolamento per le scuole elementari minori (1866)
Il documento rientra nel grande sforzo legislativo fatto a partire dalla legge scolastica del 1864 e si occupa in particolare delle scuole minori inferiori, quelle cioè che hanno per missione l’alfabetizzazione di base.
Regolamento per gli asili infantili (1864)
Si tratta del primo regolamento su queste scuole, adottato nel 1864 nell’ambito del grande sforzo legislativo compiuto dalle autorità cantonali per una legislazione organica sulle scuole. Il regolamento permette l’esecuzione delle parti relative agli asili nella legge scolastica del 1864. Il regolamento contiene disposizioni dettagliate su praticamente ogni aspetto, dalla sorveglianza degli asili ai doveri delle maestre al programma.
Regolamento per il liceo cantonale (1866)
Emanato in parallelo a quello dei ginnasi, il regolamento è la traduzione operativo dello sforzo legislativo compiuto con la legge scolastica del 1864. Regolamenta tra altre cose i diritti e i doveri dei docenti, del bidello e degli allievi, il funzionamento della biblioteca, le modalità di promozione e bocciatura e i doveri e altre cose ancora.
Regolamento provvisorio per la scuola cantonale di commercio (1895)
Il documento è il primo testo legislastivo che regola le materie d’insegnamento, lo statuto dei docenti, le pratiche valutative e molti altri aspetti del funzionamento della Scuola cantonale di commercio fondata proprio in quest’anno.
Ordinamento della scuola cantonale di commercio (1921)
Il documento fornisce una visione d’insieme su regolamento, corpo docente, numero di allievi, griglia oraria e molti altri aspetti della Scuola cantonale di commercio di Bellinzona in un momento particolarmente importante per il suo sviluppo. Il documento fornisce anche informazioni sul Corso estivo di lingua italiana per allievi svizzero-tedeschi che in quegli anni si cominciava a tenere presso la Scuola di commercio.
Regolamento scolastico del 1879
Questo regolamento, come anche la legge e i programmi scolastici dello stesso anno, è frutto della politica del cosiddetto “Nuovo indirizzo” (conseguente all’arrivo al governo del Partito cattolico-conservatore). Non a caso l’abbiamo riprodotto da un volumetto che riproduce Legge, Regolamento e Programmi in un’unico documento. Il Regolamento riguarda soprattutto questioni legate agli arredi delle scuole, ai doveri dei docenti e al ruolo degli ispettori, ma anche all’organizzazione delle scuole di ripetizione.
Regolamento per le scuole obbligatorie (1959)
Il Regolamento contiene le disposizioni applicative della legge scolastica del 1958 per le scuole obbligatorie, vale a dire scuole elementari, maggiori, di avviamento professionale e di economia domestica. E’ rimasto sostanzialmente in vigore sino all’istituzione della Scuola media.
Regolamento per l’educazione speciale del 1975
Con questo regolamento il Canton Ticino si dota per la prima volta nella sua storia di un regolamento organico nell’intera materia dell’educazione speciale, del sostegno pedagogico e delle misure volte all’inclusione degli allievi bisognosi di attenzioni speciali.
Regolamento per le scuole della Repubblica e Cantone del Ticino (1832)
Il Regolamento per le scuole della Repubblica e Cantone del Ticino, del 28 maggio 1832, è in un certo senso il primo programma scolastico ticinese (periodo 1830-1878). Più che un vero e proprio programma scolastico, esso è però un documento di indirizzo sull’intera organizzazione della scuola, che tratta un po’ tutto dagli aspetti organizzativi (tipici di un regolamento) alle disposizioni sull’obbligo scolastico o sulla sorveglianza delle scuole (che ci si aspetterebbe piuttosto in una legge scolastica) alle indicazioni sulle materie e sui metodi di insegnamento (che sono un tipico contenuto di un programma scolastico).
Il Regolamento non prescrive libri di testo. Esso riguarda sia le scuole elementari che le scuole maggiori e le scuole di disegno (settore primario e secondario I). Le materie d’insegnamento sono: religione, italiano, calligrafia, matematica, buone maniere, lavori femminili, educazione civica, filosofia, geografia, storia, scienze, agricoltura, diritto.