Il testo, pubblicato a Milano all’inizio del Novecdento (probabilmente nel 1912), è uno strumento molto originale per la formazione dei docenti: propone per gli studenti delle Scuole normali italiane una formazione a questo particolare strumento didattico. Il volumetto è arrivato a un numero molto alto di ristampe, tant’è vero che la copia che qui presentiamo è la 35a edizione “conforme ai nuovi programmi governativi” (cioè della Riforma Gentile del 1923). Da notare che questa copia reca il timbro della Mostra didattica permanente della Magistrale di Locarno (dove evidentemente veniva conservata) e un ex libris della cartolibreria Romerio di Locarno (che evidentemente lo vendeva). Tutti indizi di una sua diffusione nel nostro Cantone.
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La formazione dei docenti in Ticino è affidata, nel corso della storia, a diverse scuole e istituzioni. Alcune di queste hanno le caratteristiche di una scuola del settore secondario II (e quindi i relativi programmi appaiono anche in quella categoria), altri invece no.
Programmi per la Scuola magistrale (1932)
Con questi programmi prende avvio un’importante riforma della Scuola normale (che con l’occasione cambia denominazione).
Legge sull’insegnamento professionale (1912)
Questa legge sarà sostituita appena due anni dopo da un’altra (vedi). Ha però una sua importanza in quanto è la prima legge cantonale su questo importante settore di formazione. Da notare che questa legge contempla tra le scuole professionali anche la Scuola normale. Una particolare attenzione è dedicata anche alle scuole professionali femminili, ai corsi ambulanti di economia domestica e altre forme di istruzione delle ragazze.
Le lezioni di Achille Avanzini per il Corso di metodica (1870)
Achille Avanzini era l’ultimo direttore del Corso di metodica e il primo direttore della Scuola magistrale maschile (istituita nel 1873, vedi la sezione sulla Scuola magistrale in questo sito). Il riassunto che in questo manoscritto ci viene proposto delle sue lezioni di pedagogia è un documento di grande importanza perché ci permette di comprendere con molta precisione quale fosse la pedagogia di riferimento per la formazione dei docenti in Ticino in questo periodo dell’Ottocento.
Legge sulle Scuole medie superiori e sulla Scuola tecnica superiore (1982)
Questa legge è di fondamentale importanza per la storia delle scuole postobbligatorie in Ticino negli ultimi due decenni del Novecento. Pone le basi per la nascita della Scuola magistrale biennale postliceale (che in tal modo esce dal settore delle scuole medie superiori) e l’ultima riforma della Scuola tecnica superiore (uno dei nuclei della futura SUPSI). Propone anche un riordinamento dei licei e della Scuola cantonale di commercio.
Oggetto di numerose modifiche, la legge è tuttora in vigore. Qui la versione attualmente in vigore.
Circolare del 27 ottobre 1837 (scuole minori e maggiori)
Questa circolare mette a punto un altro tassello molto importante nella costruzione del sistema scolastico ticinese: l’organizzazione in scuole elementari minori e maggiori. La circolare definisce però anche con dovizia di particolari doveri e ruoli dei vari attori della scuola pubblica di quegli anni (parroci, ispettori, municipi) e definisce una serie di aspetto fondamentali per il funzionamento delle scuole (calendario scolastico, tirocinio dei docenti appena formati, esami, libri di testo).
Regolamento dei corsi di abilitazione per i docenti di Scuola media (1976) e relativi materiali didattici (1978)
Il regolamento pone le basi per la formazione abilitante dei docenti di scuola maggiore, ginnasio, scuola di educazione domestica, scuola di avviamento professionale confluiti nel nuovo tipo di scuola.
Per quei corsi fu sviluppato anche una sorta di “libro di testo” , a cura del prof. Ivo Monighetti della Scuola magistrale cantonale: Argomenti di scienze dell’educazione: Apprendimento: materiale di approfondimento per i corsi di abilitazione all’insegnamento nella scuola media.
Tavola delle materie e Bibliografia del Corso di metodica (1843)
Questo documento è una traccia della stabilizzazione dell’esperienza dei Corsi di metodica in seguito all’approvazione della relativa legge nel 1842. E’ una patente di maestro. Il suo interesse sta nel fatto che oltre alla materie studiate dall’aspirante maestro contiene anche, in appendice, il Regolamento e la Bibliografia di riferimento del corso di metodica, che di indicano con molta precisione che i Corsi di metodica seguivano il modello di formazione dei docenti in auge nel Vicino Impero Austriaco. La bibliografia è rimasta stabile all’incirca per il decennio successivo all’emissione di questa patente, cioè il periodo durante il quale il direttore del corso era il Canonico Ghiringhelli (nominato direttore del corso dopo che negli anni 1837, 1838 e 1839 i corsi erano stati diretti dal Parravicini).
Della forte impronta del modello della Metodica lombardo-austriaca sulla formazione dei docenti in Ticino, e della continuità nell’impianto dei corsi di metodica per tutto il periodo in cui i corsi erano sotto la responsabilità del Ghiringhelli, testimonia anche un efficace riassunto “compilato da un Allievo del XV corso di Metodo” (che si è tenuto nel 1859) conservato nella Biblioteca del DFA.
Regolamento per la scuola d’applicazione annessa alla Scuola Normale Maschile (1899)
La scuola d’applicazione (in periodi successivi chiamata anche scuola pratica) della Scuola magistrale ticinese, era una scuola elementare che permetteva agli studenti della scuola di formazione di svolgere regolare tirocinio d’osservazione e di pratica, ed è esistita per un secolo. Fa parte del grande sforzo di implementazione del “metodo intuitivo” e di una seria formazione dei docenti da parte del direttore della Scuola magistrale, Luigi Imperatori, e del suo vicedirettore Francesco Gianini. Il regolamento non lo esplicita, ma l’assenza nel programma delle attività femminili (cucito ecc.) fa pensare che si sia trattato di una scuola maschile. Regolamento in pdf |
Regolamento per gli esami di abilitazione all’insegnamento nelle scuole primarie e maggiori (1887, 1896)
Questo regolamenti sono stilati per coloro (e sono molte e molti in quegli anni) che hanno frequentato una Scuola magistrale diversa dalla Scuola normale cantonale. Queste persone devono comparire davanti a una commissione governativa e sostenere un esame che poi le rende eleggibili come docenti nelle scuole comunali.
Innalzamento dell’età minima a 18 anni (1899)