Questi programmi sostituiscono, per i ginnasi e le scuole tecniche, quelli sperimentali del 1882. Fanno parte di un processo di legislazione organica del settore medio-superiore da parte del governo del “Nuovo indirizzo”.
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Programmi sperimentali per i ginnasi letterari e le scuole tecniche ticinesi (1882)
Approvati dal governo del “Nuovo indirizzo”, questi programmi non riguardano solo i ginnasi, ma anche le scuole tecniche, cioè scuole preprofessionali. Fanno parte di un più grande riordinamento organico dei programmi scolastici degli anni 1879-1882.
Decreto sugli esami di patente di Scuola maggiore e relativo programma (1939)
Il decreto contribuisce a rendere più chiari i criteri di valutazione necessari per diventare docente nella “nuova” Scuola maggiore, nata nel 1923 e riformata nei suoi programmi pedagogici nel 1936. Sono in questo senso un tassello importante nel percorso che dà a questa scuola una sua fisionomia e peculiarità che sarebbe durata fino alla confluenza delle scuole maggiori nella Scuola media. Da notare che tra le materie obbligatorie d’esame c’è il francese, che appena tre anni prima è diventato lingua obbligatoria nelle Scuole maggiori. E’ da qui che prende avvio una centralità del francese nel curricolo linguistico della scuola ticinese che dura fino ad oggi.
Programma del liceo del 1870
Approvati dal Consiglio di Stato nel settembre del 1870, questi programmi sono la fotografia di un momento. Oltre al corso di letteratura, il liceo aveva allora anche un corso di architettura e agrimensura, i cui programmi sono sempre compresi nel documento.
Programma esperimentale per la Scuola normale (1893)
Il documento contiene i programmi per le Scuole normali maschile e femminile ed è del periodo in cui la Scuola normale stava vivendo un importante processo di rinnovamento. La scuola maschile era diretta, fino al 1900, dal sacerdote Luigi Imperatori il quale, coadiuvato dal vicedirettore Francesco Gianini che era anche il professore di didattica, stava dando alla scuola di formazione dei docenti in Ticino l’impronta di un istituto all’altezza di un periodo di grandi riforme pedagogiche. Analogo discorso si può fare per la Scuola normale femminile diretta per un ventennio (fino al 1912) dalla direttrice Martina Martinoni, anche lei una figura di spicco della scuola ticinese tra Otto- e Novecento.
Regolamento per gli asili infantili (1864)
Si tratta del primo regolamento su queste scuole, adottato nel 1864 nell’ambito del grande sforzo legislativo compiuto dalle autorità cantonali per una legislazione organica sulle scuole. Il regolamento permette l’esecuzione delle parti relative agli asili nella legge scolastica del 1864. Il regolamento contiene disposizioni dettagliate su praticamente ogni aspetto, dalla sorveglianza degli asili ai doveri delle maestre al programma.
Regolamento per il liceo cantonale (1866)
Emanato in parallelo a quello dei ginnasi, il regolamento è la traduzione operativo dello sforzo legislativo compiuto con la legge scolastica del 1864. Regolamenta tra altre cose i diritti e i doveri dei docenti, del bidello e degli allievi, il funzionamento della biblioteca, le modalità di promozione e bocciatura e i doveri e altre cose ancora.
Programmi e altre notizie del liceo cantonale e delle scuole di disegno (1906)
Il documento contiene numerose informazioni sulla situazione in questi due tipi di scuole, dalla composizione del corpo docente ai programmi (ginnasio, liceo e scuole di disegno).
Liceo cantonale: Programmi e Regolamento, notizie sul ventennio. 1914-35 e sull’anno scolastico 1935-36
Questo documento fornisce uno spaccato della situazione nel liceo cantonale di Lugano in un periodo relativamente lungo. In particolare troviamo numerose informazioni sui regolamenti, sulle pratiche di valutazione, sul corpo docenti e sugli eventi più importanti del periodo. Inoltre il documento riproduce i programmi del ginnasio e del liceo (che sono in pratica quelli approvati dal Consiglio di Stato nel 1924).
Regolamento per il corso pedagogico annesso al liceo cantonale (1912)
Con questo documento si stabilisce il Corso pedagogico, che nelle intenzioni del legislastore doveva fornire una possibilità di ulteriore formazione culturale ai diplomati della Scuola magistrale di Locarno. Annesso al liceo cantonale, il corso non ebbe mai molta fortuna e fu soppresso nel 1931.