Nel 1987 il secondo ciclo della Scuolla media (detto “di orientamento” e comprendente la terza e la quarta) viene riformato dopo dopo che una sperimentazione ha dato esito positivo. In particolare si sostituiscono le sezioni A e B con dei corsi “a livello” nelle materie matematica, tedesco e francese. Il concreto funzionamento della riforma è spiegato in questo opuscoletto, destinato allora alle allieve e agli allievi di terza, ma anche alle loro famiglie.
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Regolamento e programmi dei ginnasi e delle scuole industriali (1855)
Con questo regolamento viene organizzato un settore di scuole postelementari che dovevano contribuire a dare una possibilità di istruzione superiore (in parte con finalità professionalizzanti) a molti giovani (di sesso maschile: l’istruzione professionale per le donne vedrà la luce solo alcuni decenni più tardi). Il regolamento contiene dettagliate disposizione sul funzionamento delle direzioni, sul ruolo dei docenti, su diritti e doveri degli studenti e sulle condizioni di ammissione alle scuole. Infine indica anche le materie d’insegnamento.
Programmi per la Scuola magistrale (1932)
Con questi programmi prende avvio un’importante riforma della Scuola normale (che con l’occasione cambia denominazione).
Programmi delle scuole professionali artigianali e industriali (1978)
Il documento dà una buona idea di quella che era la cultura scolastica e professionale prevista per i giovani che affrontavano le formazioni nelle professioni dell’artigianato e dell’industria.
Programmi per il ginnasio, le scuole tecniche ed i corsi del liceo (1895)
Il documento sostituisce quello precedente del 1886. Da notare che il programma è pensato organicamente per questi tre tipi di scuole del secondario I e II, come a indicare che esse formano in comune un settore di scuole non obbligatorie e postobbligatorie, distinte dalle scuole elementari elementari minori e maggiori, ma anche dalle scuole di disegno.
Programmi della Scuola magistrale – Sezione B che prepara le educatrici d’infanzia (1978)
Questi programmi sono gli ultimi prima del passaggio alla Scuola magistrale postliceale nel 1986.
Prima di questi programmi la formazione delle maestre delle Case dei bambini era di due anni, un anno in meno rispetto a quella dei maestri e delle maestre del settore elementare. I lavori preparativi per un curricolo triennale erano però iniziati già dieci anni prima e sono ben documentati in un Progetto di programma triennale risalente al 1968.
Tavola delle materie e Bibliografia del Corso di metodica (1843)
Questo documento è una traccia della stabilizzazione dell’esperienza dei Corsi di metodica in seguito all’approvazione della relativa legge nel 1842. E’ una patente di maestro. Il suo interesse sta nel fatto che oltre alla materie studiate dall’aspirante maestro contiene anche, in appendice, il Regolamento e la Bibliografia di riferimento del corso di metodica, che di indicano con molta precisione che i Corsi di metodica seguivano il modello di formazione dei docenti in auge nel Vicino Impero Austriaco. La bibliografia è rimasta stabile all’incirca per il decennio successivo all’emissione di questa patente, cioè il periodo durante il quale il direttore del corso era il Canonico Ghiringhelli (nominato direttore del corso dopo che negli anni 1837, 1838 e 1839 i corsi erano stati diretti dal Parravicini).
Della forte impronta del modello della Metodica lombardo-austriaca sulla formazione dei docenti in Ticino, e della continuità nell’impianto dei corsi di metodica per tutto il periodo in cui i corsi erano sotto la responsabilità del Ghiringhelli, testimonia anche un efficace riassunto “compilato da un Allievo del XV corso di Metodo” (che si è tenuto nel 1859) conservato nella Biblioteca del DFA.
Elenco dei libri di testo per le scuole secondarie (1932)
Questo elenco prescrive i libri di testo da adottare nelle scuole secondarie (ginnasi, scuole tecniche, liceo).
Programmi del seminario di Pollegio (1904)
Questo documento ci dà un’idea di quella che era la formazione dei futuri sacerdoti in una scuola che sottostava all’autorità del vescovo, fornendo una cultura ginnasiale a quei ragazzi che poi avrebbero proseguito gli studi superiori in vista del sacerdozio. E’ di un certo interesse confrontarlo con i programmi dei ginnasi statali dello stesso periodo, se si vuole comprendere la “cultura scolastica” di un ambiente certo minoritario ma che ha pur sempre inciso sulla formazione di una parte della popolazione ticinese.
In appendice, il documento contiene anche un regolamento su aspetti quali l’ammissione, le rette, la vita nel seminario.
Programmi delle scuole professionali femminili di Lugano (1919)
Queste scuole fanno parte dell’universo delle scuole professionali che, anche sotto la spinta della legge sulla formazione professionale del 1914, cominciarono a nascere nei primi due decenni del Novecento ad opera di enti sia pubblici che privati. Figlia del suo tempo per quanto concerne la preparazione professionale e il ruolo che riservava alle donne, la scuola professionale di Lugano è in ogni caso un progetto importante per lo sviluppo della formazione professionale delle ragazze.