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Programmi per le scuole normali (1885)

Dopo i programmi sperimentali del 1873, la Scuola normale (maschile e femminile) ottenne con questo programma il suo primo piano di studio. Emanati appena due anni dopo che il Regno d’Italia si era dato i programmi Bacelli, questi programmi portano tuttavia un’impronta più conservatrice essendo opera del governo conservatore del “Nuovo indirizzo”. Saranni sostituiti pochi anni dopo dai programmi del 1893. Nel documento troviamo il programma e la griglia oraria tanto della Scuola normale maschile che di quella femminile.

Programma in pdf

Regolamento esecutivo per l’igiene della scuola (1925)

Nato in applicazione della legge sanitaria del 1924 (e cioè pochi anni dopo la devastante esperienza dell’influenza spagnola), questo decreto regola l’introduzione di un vero e proprio servizio medico-scolastico  cantonale e in particolare i termini della collaborazione che i medici delegati e le singole scuole sono tenuti a fornire a questo nuovo servizio. Dettagliatamente si regolamentano visite sanitarie, lezioni d’igiene del medico delegato, rapporti al servizio cantonale ecc. Il decreto autorizza inoltre il Consiglio di Stato a creare servizi medico-scolastici specializzati (cosa che in realtà avverrà solo dopo il secondo conflitto mondiale). 

Decreto in pdf

Per capire come molte delle idee espresse nel regolamento fossero nell’aria del tempo, si può consultare il manuale Hoepli  L’igiene della scuola e dello scolaro del 1923 (qui in pdf).

Igiene popolare ad uso delle scuole elementari della Svizzera italiana riassunta secondo il programma governativo (1881)

Questo opuscoletto di autore anonimo, una sorta di “catechismo scolastico” come se ne conoscono anche ad esempio per l’educazione civica,  fornisce un preciso quadro delle idee su igiene e salute che poteva veicolare la scuola pubblica nella seconda metà dell’Ottocento. Il programma cui fa riferimento è quello del 1879 che tra le materie d’insegnamento ne prescrive una che si chiama  Galateo ed Igiene, ed è forse per questo insegnamento che l’opuscoletto è stato pensato. 

Opuscoletto in pdf

Il 1881, anno di pubblicazione dell’opuscoletto, è anche l’anno del Codice sanitario ticinese, nel quale si regolamentano per la prima aspetti legati alla figura del medico scolastico e alla prevenzione delle malattie in ambito scolastico. Ecco che cosa vi leggiamo:

Art. 22 Il medico delegato corrisponde d’officio colle Autorità cantonali : riceve un sigillo per autenticare la sua firma. La sua azione è limitata entro i confini del proprio Circondario medico. / Ha le seguenti attribuzioni : […] e) visita le scuole ed istituti educativi, a sensi della legge scolastica, e veglia sull’igiene delle fabbriche, delle carceri e degli edifici destinati ad uso pubblico, nonché sugli stabilimenti destinati alla cura degli ammalati.

Profilassi del vajuolo. Art. 95 Nessuno potrà essere ammesso agli asili infantili, alle pubbliche scuole, o in altro istituto scolastico pubblico o privato, se non sarà vaccinato con esito felice, salvo i casi di refrattarietà, rispetto all’esito, da comprovarsi con attestato medico. / Se dalla prima vaccinazione fossero corsi dieci anni, si potrà richiedere la fede di vaccinazione. 

 

Programma della scuola normale di educazione domestica (1945)

Questa formazione per docenti era rivolta a sole donne. Rispondeva al bisogno di avere delle docenti qualificate “per i corsi ambulanti di economia domestica dello Stato, per l’insegnamento della economia domestica nelle scuole professionali femminili on in qualunque altra scuola scuola o istituto in cui viene impartita tale materia” ed era posta sotto la responsabilità dell’ispettrice delle scuole di educazione domestica. La vera curiosità però sta nel fatto che questa scuola aveva la sua sede presso l’Istituto di S. Maria a Bellinzona, cioè in una Scuola privata. Più tardi, nel 1958, la formazione sarebbe stata integrata nella Scuola magistrale. 

Programma in pdf

“Per i nostri cari bimbi”(1898): il primo manuale per gli asili ticinesi

“Raccomandata dal Lod. Dip. di Pubblica Educazione”, questa opera è il primo testo per gli asili del Canton Ticino e va letta nel contesto dei primi programmi degli asili ticinesi, dell’anno precedente. L’autrice, Lauretta Rensi-Perucchi, dal 1897 al 1907 è stata la prima ispettrice degli asili del Cantone.

Testo in pdf

Lauretta Rensi-Perucchi è stata un personaggio importante per la storia del nostro Cantone anche al di là della sua funzione. Nel 1956 Ernesto Pelloni le dedica una biografia che oggi va letta con spirito critico ma fornisce un’idea di come il percorso intellettuale della Rensi-Perucchi tra Italia e Svizzera venisse seguito con interesse anche in Ticino.

Manuale di ginnastica del 1898

“Approvato dal Consiglio federale il 6 maggio 1898”, questo manuale è un esempio di come l’educazione fisica fosse una materia molto particolare: era infatti oggetto di regolamentazioni federali e non di esclusiva competenza dei Cantoni. Da notare che l’educazione fisica riguarda solo i ragazzi (dai 10 ai  16 anni), per i quali è infatti propedeutica all’istruzione militare (dai 16 ai 20 nelle scuole superiori o  di ripetizione).

Manuale in pdf

 

Programma per le scuole di economia domestica del 1959

La scuola di economia domestica è una scuola obbligatoria, femminile, del settore Secondario I. Serviva sostanzialmente a completare la formazione culturale delle  ragazze che, terminate le Scuole maggiori, vi si potevano preparare al loro ruolo di future madri e spose, oppure acquisire le nozioni essenziali per entrare in seguito in una formazione professionale.

Questo programma si trova all’interno dei programmi “delle scuole obbligatorie”: la loro frequenza è diventata obbligatoria (art. 75 Legge scolastica del 1958) per le ragazze di 14 anni che non frequentino un’altra formazione.

Programma in pdf (pp. 41-46)

 

Programmi della Scuola magistrale del 1942

I programmi della Scuola magistrale cantonale del 1942 sono frutto di una più ampia revisione dei piani di studio delle scuole cantonali. Programma in pdf

Il padre di quella riforma, il Consigliere di Stato Giuseppe Lepori, ne riassunse le lineefondanti in questi termini:

[…] Con queste riforme la Scuola secondaria ticinese viene ad assumere una struttura unitaria. Al Ginnasio è conferita la funzione di dare ai giovani le basi essenziali della cultura umanistica. Essa non chiude un ciclo di studi, ma ne inizia uno: da esso, a seconda delle intenzioni, il giovane passa, senza ulteriore esame di ammissione, a un secondo grado di scuole che assolverà il suo specifico compito formativo in 4 anni. Il Liceo, certamente meglio dotato dei Ginnasi locali, potrà in un programma quadriennale operare quella maturazione delle menti giovanili che dovranno affrontare poi gli studi universitari. Anche la Scuola Magistrale, che prepara i docenti dell’ordine elementare, sarà avvantaggiata: le materie del suo insegnamento potranno essere più razionalmente distribuite, evitando un dannoso infittirsi di ore di scuola, come succedeva fin qui, e provvedendo con migliore agio ai scopi [sic] che contemplano una mèta culturale e una mèta professionale. […] (La riforma degli studi secondari nel Cantone Ticino, in: “Bollettino di legislazione scolastica comparata”a. 2, n. 6-7, giugno luglio 1942-XX: 291-294.)

I corsi per le maestre delle Case dei bambini (= asili) i cui programmi si trovano in appendice al programma, venivano in realtà avviato solo sporadicamente. L’estensione della durata da due a tre anni avvenne solo a partire dal 1947.

Regolamento per gli esami magistrali del 1915

Il regolamento disciplina gli esami e le procedure di assunzione per i maestri elementari. Ogni maestro/a che voleva diventare eleggibile come docente in una scuola comunale doveva sottoporsi a questi esami. Dato che in nel periodo dall’ultimo quarto dell’Ottocento fino al 1931 il Ticino conosceva diverse Scuole magistrali private (cfr. in questo sito la Cartografia delle formazioni magistrali), questo documento ha una sua importanza perché fornisce informazioni preziose sullo standard di professionalità che lo Stato richiedeva per queste formazioni.

Regolamento in PDF