In questo documento sono contenute alcune riflessioni riguardanti i libri di testo. Il documento risulta interessante in quanto permette di conoscere alcuni dei libri in uso al momento e, al contempo, il modo in cui essi sono valutati dalla Commissione degli studi.
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Regolamento per le scuole della Repubblica e Cantone del Ticino (1832)
Il Regolamento per le scuole della Repubblica e Cantone del Ticino, del 28 maggio 1832, è in un certo senso il primo programma scolastico ticinese (periodo 1830-1878). Più che un vero e proprio programma scolastico, esso è però un documento di indirizzo sull’intera organizzazione della scuola, che tratta un po’ tutto dagli aspetti organizzativi (tipici di un regolamento) alle disposizioni sull’obbligo scolastico o sulla sorveglianza delle scuole (che ci si aspetterebbe piuttosto in una legge scolastica) alle indicazioni sulle materie e sui metodi di insegnamento (che sono un tipico contenuto di un programma scolastico).
Il Regolamento non prescrive libri di testo. Esso riguarda sia le scuole elementari che le scuole maggiori e le scuole di disegno (settore primario e secondario I). Le materie d’insegnamento sono: religione, italiano, calligrafia, matematica, buone maniere, lavori femminili, educazione civica, filosofia, geografia, storia, scienze, agricoltura, diritto.
Piano di formazione per la Scuola Media del 2004
Il Piano di formazione della Scuola media del 2004 è un curricolo per obiettivi e competenze che appartiene al periodo 1975-2013, quello più recente della storia del sistema scolastico ticinese. È un documento programmatico del settore Secondario I, che non prescrive libri di testo o altri sussidi didattici. Le materie di insegnamento sono: italiano, storia, civica, matematica, scienze, geografia, disegno, educazione tecnica e manuale, educazione musicale, educazione fisica, francese, inglese, tedesco, latino. Non differenzia per genere.
Elenchi dei libri di testo per le scuole dell’obbligo (1860-1980)
Gli elenchi dei libri di testo prescritti o approvati per le scuole primarie e per le scuole maggiori (grado di scuola primario e secondario I). Questi elenchi esistono praticamente sin dagli albori della scuola ticinese, spesso li si trova in appendice ai programmi scolastici. Questa pratica di una rigida prescrizione dei libri da adottare fu mantenuta, con più o meno rigore, fino al primo decennio del Novecento. In certi casi si poteva arrivare anche al divieto di libri di testo, come ad esempio con la circolare del 7 ottobre 1879 che proibisce tre libri di testo. Qui sotto riproduciamo un elenco del 1884 e uno dell’inizio del Novecento.
Una svolta si ebbe con il decreto sui libri di testo del 29.4.1914, che sostituì la pratica del libro di testo prescritto per ogni materia e grado scolastico con il principio della libera scelta dei docenti su un elenco di libri autorizzati.
Inizialmente questo elenco veniva steso dalla Commissione cantonale degli studi, dopo gli anni ’30 invece il compito passò al Collegio degli ispettori.
Qui riproduciamo una serie di elenchi che permettono di farsi un’idea di quelle politiche.
Avviso riguardante i libri di testo del 1884
Indicazioni sulla situazione all’inizio del Novecento
Elenco del 1931 in versione PDF
Elenchi del secondo dopoguerra (1945, 1959, 1968) in pdf
Ci si può fare un’idea della produzione di libri di testo in Ticino consultando il catalogo, stilato nel 1994, dei libri di testo conservati al Centro didattico cantonale di Massagno. (I testi menzionati in quel catalogo si trovano oggi all’Archivio di Stato di Bellinzona.)
Decreto riguardante i libri di testo (29.04.1914)
Attraverso l’emanazione di questo Decreto, a partire dall’anno scolastico 1914-1915, i docenti sono invitati a scegliere i libri di testo per le scuole primarie e per le scuole maggiori da una lista approvata dal Dipartimento di Pubblica Educazione.
Circolare del 04.01.1869
Il tema importante della circolare è l’abuso dei libri di testo.
Programma per i ginnasi cantonali e per le scuole maggiori maschili 1869
Il programma per le scuole maggiori maschili del 1869 è parte del processo di consolidamento del sistema scolastico ticinese nell’ultimo terzo dell’Ottocento. Il programma prescrive le seguenti materie: storia, italiano, geografia, matematica, educazione civica, educazione morale, francese, tedesco, latino, greco, scienze, economia (computisteria), prescrivendo anche i relativi libri di testo.
Programmi per le prime scuole medie 1976
Questi programmi, del 1976, sono una parte importante del processo di costruzione – iniziato proprio in quell’anno nelle sedi sperimentali di Gordola e Castione – del nuovo tipo di scuola introdotto con la legge del 1974. Dato questo contesto, sono di particolare importanza per la loro comprensione i due capitoli introduttivi (Finalità della scuola pubblica e Indirizzi metodologici), che si rivolgono a docenti provenienti da diversi tipi di scuola (ginnasi, scuole maggiori, scuole di avviamento professionale, …) che nella nuova scuola si trovano a collaborare.
Solo nel 1984 verranno poi approvati i primi programmi definitivi della Scuola media, sostituiti appena tre anni anni da quelli del 1987.
Commissione dei libri di testo (dal Rendiconto del Consigliio di Stato del 1908, 1910, 1912)
In questo documento sono raccolti i riassunti dell’attività svolta dalla Commissione dei libri di testo, pubblicati nel Conto Reso, negli gli anni 1908, 1910 e 1912. Questa commissione aveva il compito di stendere l’elenco dei libri di testo prescritti per le scuole dell’obbligo. Nel 1914 le funzioni della commissione dei libri di testo passarono alla Commissione cantonale degli studi, che però si sarebbe limitata, in ottemperanza al nuovo quadro legislativo, a un elenco di libri autorizzati dal quale i docenti potevano scegliere il libro da adottare. Vedi in questo sito la pagina sugli elenchi di libri di testo.
Gli estratti dal Rendiconto governativo che qui riproduciamo danno un’idea delle discussioni e decisioni della commissione.
Circolare del 18.10.1838
La circolare del 18.10.1838, facendo riferimento alla precedente circolare del 27.10.1837, annuncia una serie di misure per il miglioramento e la frequenza delle scuole, l’istruzione femminile, il ruolo dei comuni e i compiti degli ispettori come anche dei parroci. Di particolare importanza è inoltre la richiesta ai Comuni di introdurre corsi di ripetizione per i giovani che abbiano terminato la scuola dell’obbligo: in un certo senso, è l’idea della formazione continua in un momento storico in cui questa idea è davvero visionaria. Peraltro le scuole di ripetizione diventeranno parte del sistema educativo ticinese solo nel 1907.