Archivi tag: Protagonisti della pedagogia in Ticino

Francesco Gianini, Saggio di giornale didattico per una settimana (1895)

In questo documento il vicedirettore della Scuola normale di Locarno Francesco Gianini propone ai docenti un modello di applicazione dei nuovi programmi delle scuole elementari, dettagliato e preciso. Il documento è un’interessante testimonianza delle idee di questo importante formatore di docenti sulla pratica che doveva scaturire dai nuovi programmi all’insegna del cosiddetto “metodo intuitivo”. Sul ruolo di Francesco Gianini rinviamo al contributo di Wolfgang Sahlfeld nel  Quaderno didattico n. 1 del laboratorio RDCD. Sul metodo intuitivo cfr. un articolo di Wolfgang Sahlfeld nella rivista di storia dell’educazione. Il Gianini era un instancabile formatore di docenti attraverso le sue pubblicazioni, anche come autore di manuali scolastici (vedi qui i suoi testi). Di particolare importanza per la scuola ticinese del periodo le sue programmazioni-modello che declinano in modo concreto i nuovi approcci didattici, ad esempio nel celebre “Saggio di giornale didattico” (qui in pdf) o nelle sue proposte di “lezioni pratiche di storia e geografia”. Di particolare interesse è vedere come questo tipo di pedagogia si traducesse nella formazione dei docenti. Presso la Scuola normale di Locarno gli studenti erano tenuti, nell’ambito del tirocinio, a organizzare a loro volta delle programmazioni didattiche secondo il modello dato. Abbiamo rinvenuto alcuni quaderni di quel periodo che qui sotto riproduciamo.

Insegnamento in prima elementare: lezioni progettate da studenti della Scuola normale maschile di Locarno (Prof. Francesco Gianini)

Esempio di “giornal didattico” di studentesse e studenti del prof. Gianini

A noi oggi può sembrare sorprendente un modo così prescrittivo e dettagliato di presentare un “metodo” di insegnamento. Alla fine dell’Ottocento era piuttosto diffuso, come vediamo in un esempio della Svizzera romanda che probabilmente il Gianini conosceva.

Fritz Allemand, Leçons de choses et narrations pour l’enseignement intuitif et la composition (Lausanne, éd. Payot, 1891)

La scuola complementare (relazione di Francesco Gianini, 1896)

Presentata al Congresso della Société pédagogique romande, questa relazione del vicedirettore della Scuola normale di Locarno Francesco Gianini contiene una proposta per l’insegnamento elementare superiore che troverà piena attuazione solo con la riforma della Scuola maggiore del 1923. Sul ruolo di Francesco Gianini e anche su questo documento rinviamo a un contributo di Wolfgang Sahlfeld nel Quaderno didattico n. 1 del laboratorio RDCD.

Documento in pdf

Il rendiconto completo del Congresso (in lingua francese) si trova qui.

La casa dei bambini, problemi di educazione infantile e loro attuazione pratica (1944)

Questo documento (grado prescolastico) rientra nel periodo 1915-1945. Scritto con l’intento di affrontare i problemi dell’educazione infantile – proponendo poi delle soluzioni pratiche – può essere considerato come un programma. E’ opera dell’ispettrice cantonale degli asili Felicina Colombo, succeduta nel 1931 a Teresa Bontempi (autrice del programma per le case dei bambini del 1928) e protagonista della vita pedagogica del Canton Ticino per diversi decenni. (Non a caso questo documento viene riproposto, nel 1960, come programma per le Case dei bambini.) Oltre a sottolineare la funzione della casa dei bambini, il testo propone delle riflessioni rispetto a diverse attività, quali l’educazione fisica e i diversi giochi, l’educazione intellettuale, l’educazione morale, la lingua, il canto e il disegno.

Documento in versione PDF 
Frontespizio

Programma delle case dei bambini, 1928

Il programma delle case dei bambini (grado prescolastico), è del periodo 1915-1945. Possiamo affermare, senza grandi esitazioni, che si tratta del primo vero programma per le scuole dell’infanzia, totalmente improntato alla pedagogia di Maria Montessori. La sua autrice, Teresa Bontempi, ispettrice degli asili dal 1907 al 1931, aveva conosciuto personalmente la grande pedagogista italiana e aveva contribuito molto alla diffusione del montessorismo anche in Italia. Vedi in questo sito la sezione dedicata a Maria Montessori e la Svizzera. Oltre a sottolineare la funzione di questo tipo di scuola, il programma prescrive attività, principi e materie, quali l’educazione fisica, l’educazione morale e sociale, educazione religiosa, educazione intellettuale, disegno e lavoro manuale, canto.

Programma in versione PDF

Programma per i corsi di Economia Domestica 1926

Il Programma per i corsi di Economia Domestica del 1926 è la versione attualizzata di un programma del 1905 (vedi).  Prescrive le seguenti materie: educazione morale, economia (computisteria), scienze, igiene, educazione alimentare, agricoltura, buone maniere. Il programma non prescrive libri di testo. Trattandosi di una scuola femminile, non vi è alcuna differenziazione di genere. Questo programma tradisce fortemente l’influenza dell’ispettrice dei corsi di economia domestica, Erminia Macerati, che ha ricoperto la carica dal 1912 al 1934 ma ha dedicato un periodo molto più lungo all’insegnamento dell’economia domestica. 

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