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Manuale di ginnastica di Severino Poncioni (1895)

Oggi può sorprendere che vi fossero manuali per l’educazione fisica, ma negli anni tra Ott- e Novecento l’esistenza di tali manuali non era affatto rara. L’educazione fisica era però una materia di competenza federale (del Dipartimento militare) e quindi già nel 1898 venne pubblicato, in sostituzione di un precedente testo del 1876, un manuale federale

Per tutte queste ragioni il Dipartimento cantonale dell’educazione dovette scrivere al Poncioni, il quale avrebbe voluto per il suo manuale un largo uso nel Cantone, la seguente lettera (rinvenuta all’Archivio di Stato, fondo ottocentesco del DPE, scatola 167): 

Bellinzona, lì 29 gennaio 1899

Al Sig. S. Poncioni, Maestro

Locarno

Quando prossimamente raduneremo la Commissione cantonale degli studi, le daremo da esaminare il libro della S.V. per l’insegnamento della ginnastica. Dobbiamo però dirle fin d’ora che non è possibile farne un testo obbligatorio per gli allievi, i quali, per l’apprendimento della ginnastica debbono esserne senza, anche per ragione della spesa. Rimarrebbe a rendere obbligatorio il manuale per i docenti; ma anche qui, prescindendo da qualsiasi altra considerazione, non siamo liberi di prendere una deliberazione a nostro piacimento, stanteché il Dip. Militare federale viene preparando un manuale officiale appunto per l’insegnamento della ginnastica.

Per Commissione Cantonale degli studi, il presidente: F. Chiesa

Il segretario: G. Bontempi.

Manuale di Poncioni in pdf

Regolamento esecutivo per l’igiene della scuola (1925)

Nato in applicazione della legge sanitaria del 1924 (e cioè pochi anni dopo la devastante esperienza dell’influenza spagnola), questo decreto regola l’introduzione di un vero e proprio servizio medico-scolastico  cantonale e in particolare i termini della collaborazione che i medici delegati e le singole scuole sono tenuti a fornire a questo nuovo servizio. Dettagliatamente si regolamentano visite sanitarie, lezioni d’igiene del medico delegato, rapporti al servizio cantonale ecc. Il decreto autorizza inoltre il Consiglio di Stato a creare servizi medico-scolastici specializzati (cosa che in realtà avverrà solo dopo il secondo conflitto mondiale). 

Decreto in pdf

Per capire come molte delle idee espresse nel regolamento fossero nell’aria del tempo, si può consultare il manuale Hoepli  L’igiene della scuola e dello scolaro del 1923 (qui in pdf).

Igiene popolare ad uso delle scuole elementari della Svizzera italiana riassunta secondo il programma governativo (1881)

Questo opuscoletto di autore anonimo, una sorta di “catechismo scolastico” come se ne conoscono anche ad esempio per l’educazione civica,  fornisce un preciso quadro delle idee su igiene e salute che poteva veicolare la scuola pubblica nella seconda metà dell’Ottocento. Il programma cui fa riferimento è quello del 1879 che tra le materie d’insegnamento ne prescrive una che si chiama  Galateo ed Igiene, ed è forse per questo insegnamento che l’opuscoletto è stato pensato. 

Opuscoletto in pdf

Il 1881, anno di pubblicazione dell’opuscoletto, è anche l’anno del Codice sanitario ticinese, nel quale si regolamentano per la prima aspetti legati alla figura del medico scolastico e alla prevenzione delle malattie in ambito scolastico. Ecco che cosa vi leggiamo:

Art. 22 Il medico delegato corrisponde d’officio colle Autorità cantonali : riceve un sigillo per autenticare la sua firma. La sua azione è limitata entro i confini del proprio Circondario medico. / Ha le seguenti attribuzioni : […] e) visita le scuole ed istituti educativi, a sensi della legge scolastica, e veglia sull’igiene delle fabbriche, delle carceri e degli edifici destinati ad uso pubblico, nonché sugli stabilimenti destinati alla cura degli ammalati.

Profilassi del vajuolo. Art. 95 Nessuno potrà essere ammesso agli asili infantili, alle pubbliche scuole, o in altro istituto scolastico pubblico o privato, se non sarà vaccinato con esito felice, salvo i casi di refrattarietà, rispetto all’esito, da comprovarsi con attestato medico. / Se dalla prima vaccinazione fossero corsi dieci anni, si potrà richiedere la fede di vaccinazione. 

 

Sulla somministrazione gratuita del materiale scolastico: memoria di Giovanni Nizzola (1891)

In questo documento, pubblicato dalla Società Demopedeutica, uno dei padri nobili della scuola ticinese dell’Ottocento, analizza una questione ancora oggi molto dibattuta: la gratuità del materiale scolastico.  Il documento è una fonte interessante sullo stato della questione alla fine dell’Ottocento. 

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Regolamento per la scuola d’applicazione annessa alla Scuola Normale Maschile (1899)

 La scuola d’applicazione (in periodi successivi chiamata anche scuola pratica) della Scuola magistrale ticinese, era una scuola elementare che permetteva agli studenti della scuola di formazione di svolgere regolare tirocinio d’osservazione e di pratica, ed è esistita per un secolo. Fa parte del grande sforzo di implementazione del “metodo intuitivo” e di una seria formazione dei docenti da parte del direttore della Scuola magistrale, Luigi Imperatori, e del suo vicedirettore Francesco Gianini. Il regolamento non lo esplicita, ma l’assenza nel programma delle attività femminili (cucito ecc.) fa pensare che si sia trattato di una scuola maschile.

Regolamento in pdf

 

Decreto esecutivo concernente l’introduzione di due giorni di vacanza settimanali nelle scuole elementari (1947)

Con questo decreto nasce una consuetudine ancora oggi caratteristica del sistema scolastico ticinese: il mercoledì pomeriggio libero.  Con lo stesso decreto viene dichiarato libero anche il sabato pomeriggio.  

Per la conoscenza dell’intera questione non è senza interesse sapere che numerosi regolamenti scolastici comunali ticinesi dell’inizio del Novecento (es. Chiasso, Balerna, Minusio) prescrivevano come giorno libero il giovedì, che sembra dunque essere stato un’abitudine diffusa anche nel settore elementare (oltre che nei ginnasi come si evince da questo documento). 

Decreto in pdf

Decreto sull’introduzione della ginnastica (1883)

Con questo decreto la ginnastica diventa definitivamente una realtà per tutti gli allievi delle scuole ticinesi (maschili). Da notare che il documento fa riferimento a una serie di ordinanze e decreti federali: la ginnastica è infatti una materia di preminente interesse nazionale per le implicazioni non scolastiche (preparazione dei giovani al servizio militare).  Da notare anche che il decreto non contempla ancora la figura del maestro di ginnastica e demanda questo insegnamento al docente titolare della classe. 

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