Dopo i programmi sperimentali del 1873, la Scuola normale (maschile e femminile) ottenne con questo programma il suo primo piano di studio. Emanati appena due anni dopo che il Regno d’Italia si era dato i programmi Baccelli del 1883 questi programmi portano tuttavia un’impronta più conservatrice essendo opera del governo conservatore del “Nuovo indirizzo”. Saranni sostituiti pochi anni dopo dai programmi del 1893. Nel documento troviamo il programma e la griglia oraria sia della Scuola normale maschile che di quella femminile.
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Regolamento e programmi dei ginnasi e delle scuole industriali (1855)
Con questo regolamento viene organizzato un settore di scuole postelementari che dovevano contribuire a dare una possibilità di istruzione superiore (in parte con finalità professionalizzanti) a molti giovani (di sesso maschile: l’istruzione professionale per le donne vedrà la luce solo alcuni decenni più tardi). Il regolamento contiene dettagliate disposizione sul funzionamento delle direzioni, sul ruolo dei docenti, su diritti e doveri degli studenti e sulle condizioni di ammissione alle scuole. Infine indica anche le materie d’insegnamento.
Programmi per la Scuola magistrale (1932)
Con questi programmi prende avvio un’importante riforma della Scuola normale (che con l’occasione cambia denominazione).
Un esempio di come la formazione professionale si fa sentire: “Le vie del successo di Brentani/Baer” (1927)
In un certo senso, questo manuale, che il direttore dell’Ufficio della formazione professionale, Luigi Brentani, traduce dal tedesco per metterlo a disposizione del settore delle scuole professionali e della formazione degli apprendisti in Ticino, è il primo documento nel quale veniamo a sapere qualcosa sulla formazione “duale” che pure tanta importanza ha nel nostro sistema educativo. Non a caso, come chiarisce il curatore/traduttore nell’Introduzione, il testo è il risultato di un concorso indetto da una grande azienda in Svizzera tedesca.
Il testo affronta tutte le problematiche cui va incontro il giovane (o la giovane) che vuole imparare un mestiere, dalla ricerca di un posto di tirocinio ai saperi necessari per imparare la professione. Troviamo anche lettere-modello per domande d’impiego e informazioni sull’organizzazione delle formazioni professionali in Ticino tra le due Guerre mondiali.
Programmi delle scuole professionali artigianali e industriali (1978)
Il documento dà una buona idea di quella che era la cultura scolastica e professionale prevista per i giovani che affrontavano le formazioni nelle professioni dell’artigianato e dell’industria.
Programma del Centro scolastico per le industrie artistiche (1978)
Il documento dà una buona idea di quella che era la cultura scolastica e professionale prevista per i giovani che affrontavano le formazioni nelle professioni dell’industria grafica e dell’artigianato.
Programmi delle Scuole professionali commerciali (1978)
Questo programma dà una buona idea di quella che era la formazione culturale e professionale prevista per impiegati di commercio e venditori negli anni ’70 del secolo scorso.
Programmi per il ginnasio, le scuole tecniche ed i corsi del liceo (1895)
Il documento sostituisce quello precedente del 1886. Da notare che il programma è pensato organicamente per questi tre tipi di scuole del secondario I e II, come a indicare che esse formano in comune un settore di scuole non obbligatorie e postobbligatorie, distinte dalle scuole elementari elementari minori e maggiori, ma anche dalle scuole di disegno.
Programma della Scuola tecnica superiore (1952)
Nata da una trasformazione di scuole precedenti, la Scuola tecnica superiore sarà la principale scuola tecnica del Cantone fino alla sua confluenza nella SUPSI alla fine del secolo.
Elenco dei libri di testo per le scuole secondarie (1932)
Questo elenco prescrive i libri di testo da adottare nelle scuole secondarie (ginnasi, scuole tecniche, liceo).