Con questa circolare le autorità richiamano all’ordine docenti e direzioni del nuovo tipo di scuola (creato pochi anni prima nel 1844) al rispetto pieno dei regolamenti e programmi al fine di garantirne la qualità.
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Programma della Scuola tecnica superiore (1952)
Nata da una trasformazione di scuole precedenti, la Scuola tecnica superiore sarà la principale scuola tecnica del Cantone fino alla sua confluenza nella SUPSI alla fine del secolo.
Programmi delle scuole professionali femminili di Lugano (1919)
Queste scuole fanno parte dell’universo delle scuole professionali che, anche sotto la spinta della legge sulla formazione professionale del 1914, cominciarono a nascere nei primi due decenni del Novecento ad opera di enti sia pubblici che privati. Figlia del suo tempo per quanto concerne la preparazione professionale e il ruolo che riservava alle donne, la scuola professionale di Lugano è in ogni caso un progetto importante per lo sviluppo della formazione professionale delle ragazze.
Programmi sperimentali per i ginnasi letterari e le scuole tecniche ticinesi (1882)
Approvati dal governo del “Nuovo indirizzo”, questi programmi non riguardano solo i ginnasi, ma anche le scuole tecniche, cioè scuole preprofessionali. Fanno parte di un più grande riordinamento organico dei programmi scolastici degli anni 1879-1882.
Programma del liceo del 1870
Approvati dal Consiglio di Stato nel settembre del 1870, questi programmi sono la fotografia di un momento. Oltre al corso di letteratura, il liceo aveva allora anche un corso di architettura e agrimensura, i cui programmi sono sempre compresi nel documento.
Regolamento per le scuole di disegno (1866)
Le scuole di disegno sono scuole professionali. Il regolamento, nato in applicazione della legge scolastica del 1864, fornisce numerose indicazioni sull’organizzazione pratica e curricolare di queste scuole.
Programmi per la Scuola cantonale di commercio del 1978
Questi programmi danno un’idea degli insegnamenti dispensati nella Scuola cantonale di commercio prima della riforma degli studi liceali in Svizzera negli anni ’80.
Programmi della Scuola tecnica superiore del 1978
Questi programmi danno la misura della formazione che veniva dispensata nella STS, una scuola di formazione professionale, alla fine degli anni ’70. La STS sarebbe confluita, 20 anni dopo, nella SUPSI.
Francesco Gianini, Saggio di giornale didattico per una settimana (1895)
In questo documento il vicedirettore della Scuola normale di Locarno Francesco Gianini propone ai docenti un modello di applicazione dei nuovi programmi delle scuole elementari, dettagliato e preciso. Il documento è un’interessante testimonianza delle idee di questo importante formatore di docenti sulla pratica che doveva scaturire dai nuovi programmi all’insegna del cosiddetto “metodo intuitivo”. Sul ruolo di Francesco Gianini rinviamo al contributo di Wolfgang Sahlfeld nel Quaderno didattico n. 1 del laboratorio RDCD. Sul metodo intuitivo cfr. un articolo di Wolfgang Sahlfeld nella rivista di storia dell’educazione. Il Gianini era un instancabile formatore di docenti attraverso le sue pubblicazioni, anche come autore di manuali scolastici (vedi qui i suoi testi). Di particolare importanza per la scuola ticinese del periodo le sue programmazioni-modello che declinano in modo concreto i nuovi approcci didattici, ad esempio nel celebre “Saggio di giornale didattico” (qui in pdf) o nelle sue proposte di “lezioni pratiche di storia e geografia”. Di particolare interesse è vedere come questo tipo di pedagogia si traducesse nella formazione dei docenti. Presso la Scuola normale di Locarno gli studenti erano tenuti, nell’ambito del tirocinio, a organizzare a loro volta delle programmazioni didattiche secondo il modello dato. Abbiamo rinvenuto alcuni quaderni di quel periodo che qui sotto riproduciamo.
Esempio di “giornal didattico” di studentesse e studenti del prof. Gianini
A noi oggi può sembrare sorprendente un modo così prescrittivo e dettagliato di presentare un “metodo” di insegnamento. Alla fine dell’Ottocento era piuttosto diffuso, come vediamo in un esempio della Svizzera romanda che probabilmente il Gianini conosceva.
Programmi delle scuole di avviamento professionale del 1959
Le Scuole di avviamento professionale avevano sezioni per allievi o allieve, separate per sesso. La loro funzione era essenzialmente di preparare gli allievi e le allieve che, una volta terminata la scuola maggiore, non avevano ancora l’età per sottoscrivere un contratto di tirocinio (che la legge fissava a 15 anni) a prepararsi a questa loro entrata nel mondo del lavoro. Le materie di studio non erano le stesse nelle sezioni maschili e in quelle femminili.