Il programma per attività manuali nella scuola elementare e nella scuola maggiore, del 1923, è un importante tentativo di arricchire la scuola ticinese di questa dimensione, tipica dell’attivismo pedagogico. L’indicazione del programma – ufficialmente indicato come sperimentale – è di “permeare sostanziosamente tutta la vita scolastica” di un’attenzione alla manualità e alla creatività, con precise indicazioni su come questo possa avvenire nelle discipline della griglia oraria.