Archivi categoria: storia dell’arte

Catalogo della Biblioteca della scuola di arti e mestieri (1921-1929)

In Ticino, le scuole di arti e mestieri esistevano ben prima della loro istituzione come scuole cantonali (vedi il Decreto sull’istituzione di scuole di arti e mestieri). Sorte per iniziativa dei Comuni, queste scuole (in particolare quella di Bellinzona, del 1908, e la scuola dei capomastri di Lugano, nata nel 1915, ma anche quella femminile di Lugano, che risale al 1907) offrivano importanti sbocchi a chi aveva terminato la scuola dell’obbligo.

Il catalogo della Biblioteca circolante “per le scuole e i corsi di disegno professionale d’Arti e Mestieri” offre interessanti informazioni sulla dotazione in testi di una di queste scuole. Vi sono catalogati testi degli anni’20.

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Programmi per le scuole di disegno del 1897/1901

Questi programmi sono stati approvati dal Consiglio di Stato nel 1897. Nel 1901 il governo ne propone poi una versione migliorata, preceduta da indicazioni sui vari tipi e sul numero di scuole di disegno realmente esistenti nel Cantone. In questo senso, la fonte che qui riproduciamo ci fornisce una serie di preziose indicazioni non solo sui contenuti, ma anche sulla diffusione di queste scuole professionali tra Otto- e Novecento. Infine il documento contiene anche le “norme d’esercizio” delle scuole di disegno, si configura cioè come un regolamento di questo tipo di scuole. Da notare che le scuole “semestrali” hanno una durata di sei mesi, quelle “annuali” invece di 10 mesi.

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Programmi della Scuola magistrale del 1942

I programmi della Scuola magistrale cantonale del 1942 sono frutto di una più ampia revisione dei piani di studio delle scuole cantonali. Programma in pdf

Il padre di quella riforma, il Consigliere di Stato Giuseppe Lepori, ne riassunse le lineefondanti in questi termini:

[…] Con queste riforme la Scuola secondaria ticinese viene ad assumere una struttura unitaria. Al Ginnasio è conferita la funzione di dare ai giovani le basi essenziali della cultura umanistica. Essa non chiude un ciclo di studi, ma ne inizia uno: da esso, a seconda delle intenzioni, il giovane passa, senza ulteriore esame di ammissione, a un secondo grado di scuole che assolverà il suo specifico compito formativo in 4 anni. Il Liceo, certamente meglio dotato dei Ginnasi locali, potrà in un programma quadriennale operare quella maturazione delle menti giovanili che dovranno affrontare poi gli studi universitari. Anche la Scuola Magistrale, che prepara i docenti dell’ordine elementare, sarà avvantaggiata: le materie del suo insegnamento potranno essere più razionalmente distribuite, evitando un dannoso infittirsi di ore di scuola, come succedeva fin qui, e provvedendo con migliore agio ai scopi [sic] che contemplano una mèta culturale e una mèta professionale. […] (La riforma degli studi secondari nel Cantone Ticino, in: “Bollettino di legislazione scolastica comparata”a. 2, n. 6-7, giugno luglio 1942-XX: 291-294.)

I corsi per le maestre delle Case dei bambini (= asili) i cui programmi si trovano in appendice al programma, venivano in realtà avviato solo sporadicamente. L’estensione della durata da due a tre anni avvenne solo a partire dal 1947.

Programmi della Scuola tecnica cantonale del 1942

La Sccuola tecnica cantonale, frutto di una trasformazione della scuola dei capimastri di Lugano (fondata nel 1915) era una scuola professionale. Più tardi sarà trasformata in Scuola tecnica superiore (STS) o Scuola d’ingegneri in base a un riconoscimento federale.

Il programma, che fa parte della più grande riforma del settore medio-superiore del1942,  prevede diversi curricoli per diverse professioni nel campo dell’edilizia e del genio civile.

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