Con il programma dei corsi di educazione e di economia domestica del 1905 si venne a creare una nuova formazione per le donne. Poste sotto la sorveglianza del Cantone, queste formazioni offrivano alle ragazze una formazione che comprendeva contenuti che spaziavano dall’anatomia del corpo umano alle scienze dell’alimentazione fino alla puericultura e primi rudimenti di medicina.
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Circolare del 02.11.1846
La circolare del 02.11.1846 tematizza questioni legate a un maggior coinvolgimento dei comuni nella scuola pubblica, alla formazione dei maestri e ai compiti degli ispettori. Di particolare importanza è l’insistenza della circolare sul rispetto del calendario scolastico e sulla richiesta ai comuni di offrire alle bambine anche lezioni di cucito e lavori femminili.
Programma per la scuola maggiore del 1923
Il programma per la scuola maggiore del 1923 (grado di scuola secondario I), è del periodo 1915-1945. Il programma prescrive le seguenti materie: italiano, calligrafia, francese, storia, educazione civica, igiene, geografia, matematica, scienze, economia domestica, educazione fisica, educazione musicale, educazione visiva, educazione tecnica e manuale, economia (computisteria). Il programma non prescrive libri di testo. Si tratta di una scuola mista. Il programma differenzia per genere per ciò che concerne l’educazione manuale. Il programma fornisce anche indicazioni precise per le scuole femminili e per i lavori femminili.
Programma per le scuole elementari del 1936
Il programma per le scuole elementari e maggiori del 1936 è frutto di una profonda revisione dei piani di studio, per la quale le autorità cantonali si ispirano esplicitamente alle raccomandazioni che un anno prima aveva espresso, in una relazione commissionatagli dal Consiglio di Stato, il pedagogista italiano Giuseppe Lombardo Radice. Il programma prescrive le seguenti materie: italiano, calligrafia, storia, educazione civica, buone maniere, igiene, geografia, matematica, scienze, economia domestica, educazione fisica, educazione musicale, educazione visiva, educazione tecnica e manuale, disegno tecnico, recitazione e attività ricreative. Il programma non prescrive libri di testo. Scritto per una scuola mista, esso differenzia per genere per ciò che concerne l’economia domestica (fornendo indicazioni precise per le classi maschili e quelle femminili).
Programma per le scuole maggiori femminili del 1885
Il programma delle scuole maggiori femminili, del 1885 (grado di scuola secondario I), è del periodo 1879-1894. Il programma prescrive le seguenti materie: religione, italiano, calligrafia, francese, storia, igiene, geografia, matematica, scienze, economia domestica, educazione musicale, educazione visiva, educazione tecnica e manuale, economia (computisteria). Il programma prescrive libri di testo. Trattandosi di una scuola femminile, non differenzia per genere nessuna materia.
Programma delle scuole elementari del 1879
Il programma delle scuole elementari, del 1879 prescrive le seguenti materie: religione, italiano, latino, storia, educazione civica, buone maniere, igiene, geografia, matematica, economia domestica, educazione fisica, educazione musicale, educazione tecnica e manuale, economia (computisteria). Il programma non prescrive libri di testo. Trattandosi di una scuola mista, il programma differenzia per genere per ciò che concerne i lavori femminili.
Questi programmi, frutto della legislazione scolastica del “Nuovo indirizzo” (successivo all’arrivo al governo del Partito cattolico-conservatore), sarebbero rimasti in vigore sino all’approvazione del programmi del 1894.
Programma per le scuole maggiori femminili del 1866
Nonostante un primo tentativo nel 1853, le scuole maggiori femminili hanno avuto uno sviluppo piuttosto lento. Non a caso nell’introduzione di questo programma, il primo, si fa riferimento alla legge scolastica del 1864 e si sottolinea il carattere tutto sommato sperimentale di un programma per un tipo di scuola ancora da consolidare.
Quanto ai contenuti, il programma contiene sì alcune materie tipicamente “femminili” come l’economia domestica e i “lavori femminili”, e che nel disegno si invita a far disegnare “fiori o paesaggi, a seconda della disposizione delle allieve”. Nel contempo però troviamo anche materie come la contabilità (a carattere professionalizzante) e l’educazione civica, a dimostrazione che si tratta comunque di far avere alle ragazze una vera istruzione che andasse oltre il semplice “leggere, scrivere e far di conto”.
Programma per le scuole elementari del 1857
Il programma per le scuole elementari del 1857 (grado di scuola primario), è del periodo 1830-1878. Le materie che prescrive sono: religione, italiano, calligrafia, storia, educazione civica, buone maniere, matematica, economia domestica, educazione musicale, educazione tecnica e manuale, agricoltura. Il programma prescrive libri di testo. Pur essendo programma di una scuola mista, differenzia tra generi nelle seguenti materie: economia domestica, agricoltura e istruzione civica.
Programma delle scuole elementari del 1894
Questo programma segna da molti punti di vista una svolta nella storia della scuola ticinese. Con questo documento fa il suo ingresso la pedagogia come disciplina accademica di riferimento nei programmi scolastici in Ticino. Opera del vicedirettore della Scuola normale, Francesco Gianini, e improntato al pensiero pedagogico del “metodo intuitivo”, il programma è oggetto di un’intensa attività di promozione e formazione presso i docenti del Cantone, anche attraverso la pubblicazione di programmazioni-tipo e di articoli nella stampa pedagogica. (Vedi in questo sito la pagina dedicata alle pubblicazioni pedagogiche del Gianini.)
Tra le molte originalità del programma possiamo far notare un canone delle materie diverso da quello tradizionale (ad esempio la calligrafia è abbinata al disegno) e un’idea di curricolo inter- e transdisciplinare di notevole modernità per l’epoca.
La diffusione di quanto richiesto dal nuovo programma non doveva essere facile, come dimostra tra l’altro una guida proposta ai docenti dalla loro associazione professionale, la Federazione dei docenti ticinesi.